Ed eccomi nuovamente qui a scrivere... a raccontarvi di questo Dojo. Dal 6 Giugno (data dell'ultimo blog) ne è passata di acqua sotto i ponti. Il Waka Ki Dojo si è allargato ancora un po' ed ormai iniziamo a stare stretti sul tatami. Al gruppone si è aggiunta una vecchia conoscenza dai capelli biondi di nome Stefania e la ragazza di quel rincononno di Francesco... questo può significare solo una cosa... niente più docce nello spogliatoio femminile.
Dopo questa simpatica premessa passiamo al piatto forte della settimana (o del mese, che dir si voglia). Il 21 e 22 Giugno i dojo di Bari si sono riuniti per uno Stage di Aikido... Uno stage tenuto da tre maestri diversi, ognuno con tre modi di praticare l'Aikido diversi.
Inutile dire che la manifestazione è stata accolta a braccia apertissime da tutti quanti e l'entusiasmo era alle stelle (specie quello di Michele) essendo noi gli ospiti della manifestazione. Una due-giorni che sicuramente va ricordata per il numero spropositato di gente (almeno, in confronto a quello cui eravamo abituati sinora), per il caldo soffocante e per le scene di panico assoluto quando Fabrizio cercava partner per Koshinage (oltre ovviamente che per l'Aikido praticato e le lezioni).
Il tutto inizia sabato mattina alle ore 9:00.
Io e Fabrizio arriviamo abbastanza puntuali e già vediamo lo zio Mimmo aggirarsi sorridente per la struttura... un po' di sfottò e poi scompare per adempiere ai suoi doveri di padrone di casa. Man mano che scorrono i minuti vediamo sempre più gente arrivare e il pensiero sorge spontaneo: "ma ci staremo tutti?"
All'improvviso compare l'avvocato con due occhi da pesce lesso (spero non legga, altrimenti sono botte) che ci racconta la sua notte brava e il suo freschissimo trentesimo compleanno.
AUGURIIIIIIIIII!!!!
Ecco arrivare il momento delle iscrizioni. Tre allievi presenti, di cui uno senza libretto, uno senza foto sul libretto e l'altro... beh... l'avvocato è l'avvocato. Sconsolato Mimmo ci prende un po' per il culo e poi va a cambiarsi nello spogliatoio VIPS. Nel frattempo, continuava ad arrivare gente O_O.
Inizia la lezione. Tuttora non ho idea di quante persone fossimo, fatto sta che non si era mai visto il tatami del Waka Ki Dojo cosi pieno di gente. Il colpo d'occhio era senza dubbio eccezionale.
Il primo a tenere banco è il maestro Ruta che inizia a temporeggiare per via di problemi non meglio identificati con l'Akama del maestro Gargiulo. Finalmente arriva il maestro e può iniziare lo stage. Inutile raccontare le tre lezioni, il caldo afoso (che noialtri già conoscevamo abbastanza bene) e la simpatica goliardia negli spogliatoi tra una lezione e l'altra... se praticate l'Aikido da un po' sapete bene cosa possa essere uno stage, quindi non mi dilungherò oltre.
Nel pomeriggio lo stage ricomincia con una marcia in più e non solo. Le lezioni si fanno tutte più intense e stimolanti e altra gente si aggiunge al gruppo della mattinata, tra i quali si vedono finalmente Michele e "Lingegnere" (in realtà nessuno conosce il suo vero nome, tantomeno lui, per questo ormai è Lingegnere). Pause leggermente più lunghe tra le ore lo rendono più sopportabile ma non per questo meno duro.
Inizia a spargersi qualche strana voce... c'è chi dice che io non abbia pagato il mensile... C'è chi sostiene che abbia un conto in sospeso con il Maestro e c'è chi pensa gli abbia forato le ruote della macchina... chissà perchè... mah... forse perchè durante tutte le spiegazioni di Suwariwaza e Hanmihantachiwaza Mimmo mi richiamava come Uke (accompagnando il suo celebre movimento di mano con il tipico sorrisino di chi ne sa di più hihi) e giù botte con il tipico stile Waka Ki (che non a caso significa Energia Giovane).
Colgo l'occasione per chiarire che... si, è tutto vero! Gli ho forato le ruote della macchina!!!!
ahahah
Anche la seconda triade di lezioni termina e subito parte la ressa per le docce. Nel frattempo si iniziano a conoscere meglio dei personaggi allucinanti di cui purtroppo non ricordo i nomi... ormai il cameratismo si espande e il buon Fabrizio non perde occasione per urlare ai quattro venti le sue massime da Barese Verace con ilarità generale.
Gli altri non sono da meno e sotto le docce si odono canzoncine del tipo: "Dolce Tori, metti la mano qui" ed altri capolavori contemporanei, nonchè le tipiche accuse di omosessualità reciproca. Ovviamente, quando cade la saponetta... IL TERRORE!!!
AHAHAH
La Domenica mattina inizia un po' a rilento... appuntamento alle 9:30 ed io e Fabrizio facciamo un pelo di ritardo ma riuscendo comunque a salire sul tatami in tempo per la prima lezione. Stavolta la gente è ancora di più e se non mi sbaglio si sono uniti a noi anche altri dojo, tra cui uno di Foggia. Per decisione congiunta dei Maestri, le ore sarebbero state di 45 minuti con lezioni più leggere. L'idea viene gradita e accolta da tutto il consesso che si gode il termine dello stage in preparazione degli esami del pomeriggio. Al termine dello stage i ringraziementi e la foto di cui sopra :D
Detto ciò, un sentito grazie a tutti quelli che hanno partecipato, agli ottimi maestri Gargiulo e Ruta, ad Alessandro che s'è messo a fare da segretario e all'inesauribile maestro Casale.
Uno stage da ricordare, non c'è dubbio!!!
Dopo questa simpatica premessa passiamo al piatto forte della settimana (o del mese, che dir si voglia). Il 21 e 22 Giugno i dojo di Bari si sono riuniti per uno Stage di Aikido... Uno stage tenuto da tre maestri diversi, ognuno con tre modi di praticare l'Aikido diversi.
Domenico Casale, Fabrizio Ruta e Luigi Gargiulo.
Inutile dire che la manifestazione è stata accolta a braccia apertissime da tutti quanti e l'entusiasmo era alle stelle (specie quello di Michele) essendo noi gli ospiti della manifestazione. Una due-giorni che sicuramente va ricordata per il numero spropositato di gente (almeno, in confronto a quello cui eravamo abituati sinora), per il caldo soffocante e per le scene di panico assoluto quando Fabrizio cercava partner per Koshinage (oltre ovviamente che per l'Aikido praticato e le lezioni).
Il tutto inizia sabato mattina alle ore 9:00.
Io e Fabrizio arriviamo abbastanza puntuali e già vediamo lo zio Mimmo aggirarsi sorridente per la struttura... un po' di sfottò e poi scompare per adempiere ai suoi doveri di padrone di casa. Man mano che scorrono i minuti vediamo sempre più gente arrivare e il pensiero sorge spontaneo: "ma ci staremo tutti?"
All'improvviso compare l'avvocato con due occhi da pesce lesso (spero non legga, altrimenti sono botte) che ci racconta la sua notte brava e il suo freschissimo trentesimo compleanno.
AUGURIIIIIIIIII!!!!
Ecco arrivare il momento delle iscrizioni. Tre allievi presenti, di cui uno senza libretto, uno senza foto sul libretto e l'altro... beh... l'avvocato è l'avvocato. Sconsolato Mimmo ci prende un po' per il culo e poi va a cambiarsi nello spogliatoio VIPS. Nel frattempo, continuava ad arrivare gente O_O.
Inizia la lezione. Tuttora non ho idea di quante persone fossimo, fatto sta che non si era mai visto il tatami del Waka Ki Dojo cosi pieno di gente. Il colpo d'occhio era senza dubbio eccezionale.
Il primo a tenere banco è il maestro Ruta che inizia a temporeggiare per via di problemi non meglio identificati con l'Akama del maestro Gargiulo. Finalmente arriva il maestro e può iniziare lo stage. Inutile raccontare le tre lezioni, il caldo afoso (che noialtri già conoscevamo abbastanza bene) e la simpatica goliardia negli spogliatoi tra una lezione e l'altra... se praticate l'Aikido da un po' sapete bene cosa possa essere uno stage, quindi non mi dilungherò oltre.
Nel pomeriggio lo stage ricomincia con una marcia in più e non solo. Le lezioni si fanno tutte più intense e stimolanti e altra gente si aggiunge al gruppo della mattinata, tra i quali si vedono finalmente Michele e "Lingegnere" (in realtà nessuno conosce il suo vero nome, tantomeno lui, per questo ormai è Lingegnere). Pause leggermente più lunghe tra le ore lo rendono più sopportabile ma non per questo meno duro.
Inizia a spargersi qualche strana voce... c'è chi dice che io non abbia pagato il mensile... C'è chi sostiene che abbia un conto in sospeso con il Maestro e c'è chi pensa gli abbia forato le ruote della macchina... chissà perchè... mah... forse perchè durante tutte le spiegazioni di Suwariwaza e Hanmihantachiwaza Mimmo mi richiamava come Uke (accompagnando il suo celebre movimento di mano con il tipico sorrisino di chi ne sa di più hihi) e giù botte con il tipico stile Waka Ki (che non a caso significa Energia Giovane).
Colgo l'occasione per chiarire che... si, è tutto vero! Gli ho forato le ruote della macchina!!!!
ahahah
Anche la seconda triade di lezioni termina e subito parte la ressa per le docce. Nel frattempo si iniziano a conoscere meglio dei personaggi allucinanti di cui purtroppo non ricordo i nomi... ormai il cameratismo si espande e il buon Fabrizio non perde occasione per urlare ai quattro venti le sue massime da Barese Verace con ilarità generale.
Gli altri non sono da meno e sotto le docce si odono canzoncine del tipo: "Dolce Tori, metti la mano qui" ed altri capolavori contemporanei, nonchè le tipiche accuse di omosessualità reciproca. Ovviamente, quando cade la saponetta... IL TERRORE!!!
AHAHAH
La Domenica mattina inizia un po' a rilento... appuntamento alle 9:30 ed io e Fabrizio facciamo un pelo di ritardo ma riuscendo comunque a salire sul tatami in tempo per la prima lezione. Stavolta la gente è ancora di più e se non mi sbaglio si sono uniti a noi anche altri dojo, tra cui uno di Foggia. Per decisione congiunta dei Maestri, le ore sarebbero state di 45 minuti con lezioni più leggere. L'idea viene gradita e accolta da tutto il consesso che si gode il termine dello stage in preparazione degli esami del pomeriggio. Al termine dello stage i ringraziementi e la foto di cui sopra :D
Detto ciò, un sentito grazie a tutti quelli che hanno partecipato, agli ottimi maestri Gargiulo e Ruta, ad Alessandro che s'è messo a fare da segretario e all'inesauribile maestro Casale.
Uno stage da ricordare, non c'è dubbio!!!
4 commenti:
...finalmente ho scoperto chi ha forato le ruote del Maestro (cioe' le mie); grazie comunque avevano gia' fatto 200.000 km. ed era l'ora di cambiarle...ovviamente come si dice la vendetta e' un piatto che va gustato freddo... e sul tatami e' meglio (ci siamo capiti!!!!). Del resto l'assenza del "Casale piccolo" all'ultima lezione non fara' che aumentare lo sgonfiamento. Ciao Ciao!!!
DOH!
Prevedo botte da orbi stasera!!!
Cmq, vedendo meglio la foto, notavo che il nostro avvocato nella foto non indossa la KAMA!!!
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